Sono tornato da lei. E’ una trans con sede a Roma, viale dell’Aeronautica (vicino al laghetto dell’Eur). Al tempo si faceva chiamare Margot (oggi Laverr). Venerdì scorso, avevo una gran voglia di cazzo, e chi meglio di lei poteva soddisfarmi.
Mi presento da lei verso le 15,00. Devo attendere circa 20 minuti perché è impegnata, e quando finalmente salgo e mi apre, avevo l’eccitazione alle stelle. Lei è vestita con il solito corpetto; procediamo verso la camera. Mi dice di spogliarmi e lei si siede, a gambe aperte, sulla poltrona.
Una volta spogliatomi, mi dice di avvicinarmi e di inginocchiarmi davanti a lei. Si sbottona il corpetto mettendo in bella mostra il suo seno, bello, grande sodo. Inizio a baciarle i capezzoli, a leccargli il seno mentre la mia mano scorre in basso iniziandogli ad accarezzare la parte.
Entro breve, le carezze, i baci, diedero l'effetto desiderato: l'erezione!
Leccandola tutta scesi lentamente fino a trovarmi con la testa all'altezza del suo missile... uno spettacolo della natura. Il suo membro era già duro e pulsava di piacere.
Delicatamente comincio a strusciare le guance sulla sua cappella, a dare baci cominciando dal glande e proseguendo per tutta la lunghezza dell'asta. Dopo un pò afferro quell’asta saldamente nelle mie mani alla base e, inizio a far scorrere la lingua lungo tutta la parte inferiore. Lei gemeva di piacere ed io ero eccitato al massimo. A quel punto con le labbra ben strette, faccio scivolare tutto (tutto è un parolone, viste le dimensioni), il suo pene nella mia bocca e comincio a spompinarla. Ad un certo punto mi blocca la testa e mi dice di poggiarmi a pecora sul cubo posto al centro della stanza. Ormai sono alla sua mercé e faccio come mi dice. Mi infila un dito nel culo per prepararmi e dopo un po la Dea toglie il dito ed inizia delicatamente ad infilare la sua verga. Inizia piano e ad un certo punto una botta secca e me lo infila dentro, cominciando a scoparmi. E’ davvero grosso il cazzo di Margot, il dolore a lasciato il posto al piacere. Sto impazzendo di piacere, sento il culo allargarsi piano piano, e lei mi dice "visto che lo hai preso tutto senza problemi?"....cazzo era vero, preso dal mix di dolore e piacere non mi ero accorto che lo aveva infilato quasi tutto.
Mi scopa severamente a fondo facendomi urlare di piacere. La cosa mi eccita talmente tanto che mi trovo anche io in totale erezione. Margot si accorge della mia erezione e, mentre mi scopa, si prende il mio cazzo tra le mani e comincia a segarmi. Mi scopa per cinque minuti poi si ferma, esce con la sua verga dal mio culo e mi dice di sdraiarmi sul cubo. Si posiziona sopra di me, si toglie il preservativo e mi struscia il suo cazzo duro sulla faccia, sulle labbra, facendo affiorare in me quella troia che non sapevo di essere. Inizio a cercare con la lingua quel cazzo profumato dei suoi umori per prenderlo tutto nella mia bocca vorace. Le dico che sto per schizzare e lei si ferma un attimo, mi dice di aspettare che la cosa non è finita lì. Mi fa scendere dal cubo e mi dice di rimettermi nella stessa posizione di prima. Ormai il dolore non si sente più. Sono in una fase di eccitazione tale che non capisco più nulla. Mi fa chinare dolcemente e sempre con la stessa dolcezza mi infila di nuovo pian piano il suo cazzo nel culo. La sento gemere, godere, e la cosa mi fa impazzire ancora di più. lo infila a fondo e lo tira fuori un paio di volte, lo sento, è davvero grosso. Non resisto più, sento che sto per esplodere di piacere, ma lei mi dice di non godere. Si ferma di nuovo e va a sedersi sulla poltrona rossa, con le gambe larghe e quel cazzo duro in tiro. Le tolgo il preservativo e comincio a leccarglielo. Su e giù con la mia lingua. Sento la cappella che sta per esplodere ed allora lo accolgo tutto nella mia bocca. Comincio a pompare, sento che lei gode come una assatanata. Pompo, pompo, la sua cappella diventa sempre più grande nella mia bocca. Sento che ha delle scosse alle gambe, sta per godere. Non voglio perdere neanche un attimo di questa esperienza, neanche una goccia del suo seme, e contunuo a spompinarla. Ecco ci siamo, il suo cazzo esplode nella mia bocca, in fiume di sborra si riserva nella mia gola. Non riesco a tenerlo tutto, un pò fuoriesce. La sento urlare di piacere ed a quel punto sborro anche io. Bevo quel nettare divino, lecco le gocce che si sono depositate intorno alla base di quell’asta meravigliosa e lecco tutta l’asta per pulirla. Gemevo anche io di piacere. Ad un certo punto mi dice di alzarmi e di seguirla. Mi porta nel bagno, ci infiliamo nella doccia per lavarci e mi dice se potevo lavarla. Le passo il doccia schiuma su tutto il corpo, un corpo meraviglioso che nulla ha da invidiare ad una donna, anzi…
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